Well ...............
Submitted by alan h on Sat, 08/28/2010 - 06:39In reply to A newbie all over again! by Annec
Assuming you are using a local geometra, who knows how the Comune works - if he says you can start, I'd follow his advice - thats what you pay him for I well remember the opposite occurring, when I had to instruct my geometra to commence building works before the 30 days was up, risking the 'Wrath of Khan' from the Comune if a neighbour reported me [which they didn't]
In reply to A newbie all over again! by Annec
By submitting a DIA - denuncia di inizio attività - you have to wait for 30 days for the comune to object. If you hear nothing then you're fine. Obviously you need the stamp on the project from the council, and the 30 days starts from then. As the project for the DIA must be submitted by a professionista your Geometra/ingengnere/architect will have done it for you, so there is no need to worry, unless you want to check the comune stamp and count the days yourself.
DIA and SCIA
Submitted by Poetica on Sun, 09/19/2010 - 15:38In reply to A newbie all over again! by Annec
SCIA and DIA
Submitted by Fillide on Sun, 09/19/2010 - 19:54In reply to A newbie all over again! by Annec
Thanks Poetica for hitting my radar with that article! The phrase wich captured me most is "La possibile applicazione della sburocratizzazione all’edilizia aveva però diviso esperti ed esponenti del settore costruzioni." It was the word 'sburocratizzazione' which struck me as quite wonderfully , along with the 'font' of the article from the Minister for Simplifying life - but, in fact, nothing has been simplified because it all gets fudged up with regional legge and (as others have said) you just gotta trust your geometra (who is equally confused). Welcome to 'this is Italy'
not in writing
Submitted by adriatica on Mon, 09/20/2010 - 05:40In reply to A newbie all over again! by Annec
the DIA is worked on the presumption that silence is permision its ok to assume all these things will mean that you can carry out the work as stated before the 30 days but is not a safe assumption, because you really only have a geometras word that he is competent and knows comune law and should this not be the case it can lead to complications it is also very unwise to assume that once the 30 days have passed that the work can be carried on regardless of rules, ie the site has to be properly restricted and you might find that even as owners you have no rights to be on site as access is restricted.. now these rules are often ignored but what it does mean is that even after the thirty days if the comune sees any violations regarding either the work being done as described in the application or the method its being done by .. ignoring strict safety rules which do exist..believe it or not.. then the work can be stopped anyway heres the thing about the laws which allow you to start work after 30 days of silence provided your application has been accepted and stamped and you have the photocopy
Il meccanismo del silenzio-assenso .. do a google search on that phrase and it should bring up the relevant details
I read today that the SCIA
Submitted by Penny on Mon, 09/20/2010 - 12:39In reply to A newbie all over again! by Annec
I read today that the SCIA covers building permissions and setting up new businesses. The comune has 60 days to object but can only do so in cases of threats to the architectural heritage of the area, national security, health and safety etc etc. You can start work immediately without waiting for the 60 days to pass (which seemed a bit odd to me - why would you do that?) and must start within 12 months. Maybe this part is more aimed at new businesses rather than building projects. It was a very short article so that was all it said really. Great news for people starting businesses as we no longer need to apply for a licence.
The end of the DIA
Submitted by SteveW on Mon, 09/20/2010 - 17:33In reply to I read today that the SCIA by Penny
I have copy / pasted this article published today by trade association website sent to me today. Il decreto-legge 78/2010 sulla Manovra economica è stato convertito nella legge n.122 del 30.7.2010 (GU 30.7.2010 Supplemento ordinario n.174). La SCIA sostituisce la DIA in tutte le norme nazionali e regionali nelle quali risulta citata. Quindi la DIA è stata del tutto annullata. Inizialmente la SCIA doveva essere utilizzata solo da chi intendeva iniziare una attività imprenditoriale o commerciale. Ma nel corso della discussione in Parlamento, il Governo ha ritenuto applicabile la SCIA anche all'edilizia. E' possibile che prossimamente saranno emanate precisazioni in merito, anche a seguito di iniziative di alcune Regioni che sono contrarie o perplesse per l'applicazione della SCIA all'edilizia. Ma al momento, l'indicazione del Governo fa testo. La fine della DIA avviene a distanza di pochi mesi da un lungo dibattito sulla semplificazione della manutenzione straordinaria, che si era concluso con la approvazione della legge 22.5.2010 n.73, che all'art.5 ha abolito la DIA per i lavori di manutenzione straordinaria negli edifici esistenti che non interessino le strutture portanti. La Segnalazione di inizio di attività sostituisce ogni autorizzazione il cui rilascio dipenda esclusivamente da accertamento di requisiti. Inoltre non si applica in presenza di vincoli ambientali, paesaggistici o culturali. La Segnalazione deve essere integrata dalle attestazioni e asseverazioni di tecnici abilitati, corredate dagli elaborati tecnici necessari per consentire le verifiche di competenza dell'amministrazione. I pareri di enti sono sostituiti da autocertificazioni, salvo le verifiche successive degli enti. L'attività può essere iniziata subito. L'amministrazione ha 60 giorni per contestare la regolarità della Segnalazione e fermare i lavori. Decorsi i 60 giorni, può intervenire solo in presenza di gravi danni per il pubblico interesse. IL NUOVO POSSIBILE QUADRO DEI TITOLI EDILIZI La SCIA si applica ad interventi soggetti a mero accertamento di requisiti, quindi non può applicarsi a interventi che presuppongono un giudizio discrezionale dell'organo di controllo. In genere si ritiene che un nuovo edificio debba essere controllato non solo sui requisiti (rispetto delle norme urbanistiche ed edilizie) ma anche in relazione al suo inserimento nel contesto urbano. Ciò richiede un giudizio discrezionale. Tuttavia esiste anche una linea opposta, che è rappresentata da sentenze che hanno deciso che il progetto di un edificio rispondente a norma non può essere respinto per ragioni estetiche. Comunque la nuova norma sembra stabilire che per i nuovi edifici occorre il permesso di costruire e non la SCIA. Ma questa valutazione resta incerta, vista la confusa ed insufficiente formulazione di questa legge. I titoli abilitativi in edilizia sono, oltre l'attività libera, la Comunicazione, la Segnalazione (SCIA), il Permesso di costruire. Manutenzione ordinaria: libera, non occorre comunicare l'inizio lavori al Comune. Manutenzione straordinaria senza interventi sulle strutture: ai sensi della legge 22.5.2010 n.73, art.5, è soggetta a Comunicazione al Comune dell'inizio lavori con i dati identificativi dell'impresa e con una relazione tecnica con progetto dei lavori "a firma di un tecnico abilitato il quale dichiari preliminarmente di non avere rapporti di dipendenza con l'impresa ne' con il committente e che asseveri, sotto la propria responsabilità, che i lavori sono conformi agli strumenti urbanistici approvati e ai regolamenti edilizi vigenti e che per essi la normativa statale e regionale non prevede il rilascio di un titolo abilitativo." Manutenzione straordinaria su beni con vincolo storico-artistico o paesaggistico: ai sensi della legge 73/2010: Comunicazione con nulla-osta della soprintendenza o di altro Ente competente. Manutenzione straordinaria con interventi sulle strutture: SCIA. Manutenzione straordinaria con interventi sulle strutture, ma su beni vincolati: non si può utilizzare né la DIA (per gli interventi sulle strutture) né la SCIA (per la presenza del vincolo): perciò non resta che il Permesso di costruire. Ristrutturazioni che non modificano l'edificio ai sensi art. 10 TUE.: è applicabile la SCIA sempre che l'edificio non sia soggetto a vincoli. Ristrutturazioni con modifiche ai sensi art.10 TUE: dovrebbe occorrere il Permesso di costruire; la SCIA non sembra applicabile perché le modifiche possono richiedere un giudizio discrezionale, che supera il mero accertamento di requisiti. Nuove costruzioni: Permesso di costruire.
i would take time on deciding
Submitted by adriatica on Tue, 09/21/2010 - 05:06In reply to A newbie all over again! by Annec
i would take time on deciding which set of letters will apply and which set of rules when starting or attempting to start any work here as national rules always need to be the approved by regional entities before they are initiated, always maybe not true, but it seems more often than not, so we all end up reading new laws created to help lesson the time and simplify procedures which hardly ever get approved or allowed to work, i remember not so long ago that a new law was approved in parliament here that would allow houses to be expanded without permmision in most cases if there was room around it and no excessive historical impediments, its still not be approved in most regions the reason is that most professional bodies here have a marked interest in preserving the status quo in their favor, so even though national laws are made these people have control of local government and just never pass them so dont be surprised if no one seems to understand what you are talking about in many areas of Italy re all these changes because they will be applied slowly via regional and even down to provincial government over time, and time works slowly here