A Southern ½ûÂþÌìÌà Wedding
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With all its customs and superstitions, a southern ½ûÂþÌìÌà matrimonio is really something else. Felice, my ½ûÂþÌìÌà groom, and I were to be married at the stunning cathedral of Trani on 17th May, a date many ½ûÂþÌìÌÃs claim is unlucky, but this didn’t deter us and the organisation started and finished within ten months.
The preparation is immense and includes many traditions, such as bomboniere, the gifts that are given to the guests as a thank you for attending as well as a reminder of the event. Together with having to choose the carpet colour for the church and planning how to get theEnglish guests to the venue, it was set to be a rollercoaster ride.
The bride on display
When the big day dawned I felt strangely calm. Once ready, I had photographs taken with my parents and in-laws and then the front door ofour apartment was opened to allow neighbours and friends in. It wasslightly unnerving having people, some of whom I’d never seenbefore, enter my home just to see what I looked like. However theywere happy to come in and say auguri – congratulations, before eatinga biscuit or two. I then headed down to the front door of the apartmentblock where I had to cut a ribbon as per tradition, throw the scissorson the floor and stamp on them.
My father and I arrived at the cathedral in a convertible Mercedes,to a sea of smiling faces including friends and relatives from America and Australia. After the nuptials that Felice and I said in both Englishand ½ûÂþÌìÌÃ, we exited to a group of school children on an outing, aswell as the actual wedding party, ready to throw rice and confetti atus as they clapped and cheered.
Stylish reception
Whilst Felice and I had photographs taken around Trani’s captivating centro storico, our guests arrived at the reception venue, Lo Smeraldo, in Canosa. From the outside it resembles a mini palace with a winding red-carpeted staircase leading up to the venue of our light buffetby the swimming pool, before heading down to the main sala, Dea Ebe.
½ûÂþÌìÌÃs always enjoy themselves particularly at a wedding. A friend played the saxophone whilst Felice himself put on a dazzling dance performance. The final extravaganza was the arrival of the cake, when Felice and I stood on a mini stage that rose up ten feet off the ground. Seven hours and 15 courses later, it was all over. The English guests were amazed at how grand an ½ûÂþÌìÌà wedding is and the ½ûÂþÌìÌÃs were pleased to have had the opportunity to be part of a different wedding, sharing it with over 30 stranieri. It had been a wonderful day, not least of all because of the mix of accents and personalities present. ½ûÂþÌìÌà weddings are certainly big occasions and lots of fun; however I shall be glad to be a guest at the next wedding I attend!
Pictures by Luca Bezzatto
Con tutte le sue usanze e superstizioni, un matrimonio italiano al sud è veramente un’altra cosa. Felice, il mio sposo, ed io ci dovevamo sposare nella bellissima
cattedrale di Trani il 17 Maggio, una data che molti italiani considerano sfortunata, ma questo non ci ha fermato e l’organizzazione è cominciata e finita entro dieci mesi.
La preparazione è immensa e include molte tradizioni, come le bomboniere, i regali che vengono dati agli invitati come ringraziamento per essere presenti e come ricordo della festa. Il dover scegliere il colore del tappeto per la chiesa insieme alla pianificazione di come far arrivare gli invitati inglesi al luogo della festa, prometteva palpitazioni da montagne russe.
La sposa in mostra
Quando il grande giorno è arrivato mi sentivo stranamente calma. Una volta pronta, mi hanno fotografata con i miei genitori e parenti acquisiti e poi la porta di ingresso del nostro appartamento è stata aperta per far entrare i vicini e gli amici. Era leggermente irritante far entrare in casa persone, alcune delle quali non avevo mai visto prima, solo per vedere com’ero. Tuttavia erano contenti di entrare e farmi gli auguri, prima di mangiare uno o due biscottini. Poi mi sono diretta verso la porta d’ingresso dove dovevo tagliare un nastro come da tradizione, gettare le forbici sul pavimento e calpestarle.
Mio padre ed io siamo arrivati alla cattedrale in una Mercedes cabrio, accolti da una moltitudine di visi sorridenti di amici e parenti dall’America e dall’Australia. Dopo le promesse nuziali che Felice ed io abbiamo recitato sia in inglese che in italiano, siamo usciti andando incontro a un gruppo di scolari in gita, oltre che incontro agli invitati del matrimonio, tutti pronti a tirarci riso e confetti mentre applaudivano e esultavano.
Ricevimento di stile
Mentre Felice ed io venivamo fotografati in giro per l’accattivante centro storico di Trani, i nostri invitati sono arrivati al luogo di accoglienza, Lo Smeraldo, a Canosa. Dal di fuori somiglia ad un piccolo palazzo con una scalinata ritorta con tappeto rosso che conduceva al luogo del nostro rinfresco presso la piscina, prima di tornare giù nella principale sala, Dea Ebe.
Gli italiani si divertono sempre particolarmente ad un matrimonio. Un amico ha suonato il sassofono mentre Felice stesso ha improvvisato un'esilarante ballata. La stravaganza finale è stata l’arrivo della torta, quando Felice ed io stavamo su un piccolo palco posizionato dieci piedi sopra il pavimento. Sette ore e 15 portate dopo, era tutto finito. Gli ospiti inglesi erano affascinati da quanto è sfarzoso un matrimonio italiano e gli italiani erano contenti di avere avuto l’opportunità di prendere parte ad un matrimonio diverso, condividendolo con oltre 30 stranieri.
E’ stato un giorno meraviglioso, anche solo per la moltitudine di accenti e personalità presenti. I matrimoni italiani sono sicuramente grandi occasioni ed eventi divertenti; tuttavia sarò contenta di essere un’ospite al prossimo matrimonio al quale andrò!